Riportiamo di seguito integralmente un bell'articolo su Guido De Maria scritto dal giornalista Leo Turrini sul Resto del Carlino del 31 Luglio 2010, giorno precedente al conferimento della cittadinanza ufficiale di Lama Mocogno a Guido.
QUANDO mi viene voglia di pensare ad un modenese che ha diritto alla gratitudine di tanti, beh, la memoria si sofferma sui lineamenti di Guido De Maria. Siamo in tanti ad avere un debito con lui. Per un sorriso, per un attimo di relax, per un momento allegro strappato alla noia. Lo so, lo so: può darsi che i più giovani lo conoscano poco, perché l'ottimo Guido è sì di una classe immensa, ma appartiene appunto alla classe 1932. Naturalmente l'uomo ha lo spirito di un ragazzino, eppure gli anni passano per tutti, eh. Domani il comune di Lama Mocogno conferisce a De Maria la cittadinanza onoraria, dedicandogli una serata speciale. Lì, sul nostro Appennino, Guido ci è nato: poi è partito per un giro intorno al mondo della fantasia e non si è più fermato. Disegnando e immaginando, in fondo è stato lui il primo, in Italia, a fare della pubblicità uno spettacolo. E'stato lui a dare una anima agli spot, quando ancora non si chiamavano così. E' stato questo modenese, uno di noi, a riempire di felicità le serate di tanti bambini negli anni Sessanta e Settanta, quando si andava a letto dopo aver visto Carosello alla tivù. C'era Guido dietro e dentro Salomone il pirata pacioccone («Capitano, lo possiamo torturare??»), nel siparietto che promuoveva le vendite di una amarena sotto spirito. E siamo in molti a credere che Nick Carter, il detective dei fumetti in tv sistematicamente impegnato a smascherare il perfido Stanislao Moulinsky, debba la enorme popolarità dell'epoca alla preziosa collaborazione che De Maria assicurava al geniale Bonvi, il maestro della matita. Quando finisco a tavola (purtroppo, molto raramente) con Guido, mi diverto come un matto e ho spesso la sensazione che i contemporanei, cioè noi, commettano l'errore di sottovalutarlo. Mi spiego: la pubblicità e i cartoni non sono una espressione di serie B, anzi. La creatività, in qualunque contesto, è un valore aggiunto straordinario. Anche De Maria è un valore aggiunto straordinario, ecco. Mi fa piacere che Lama Mocogno abbia deciso di rendergli omaggio: il montanaro Guido è un grande modenese e io gli voglio bene.
Leo Turrini
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