venerdì 12 ottobre 2007
Gli esordi: De Maria, vignettista, e Biagi, direttore
Guido De Maria, personaggio poliedrico, si definisce “una contraddizione vivente”.
Così lui ricorda i suoi esordi:
“Frequentavo un liceo classico, ma ero il migliore in matematica e fisica, e disegnavo già: illustravo un giornale scolastico, che si chiamava “Zero in condotta”. Ricordo che disegnavo storie a fumetti sugli antichi romani, imitando molto lo stile di Jacovitti. E’ stato allora che ho scoperto che creare delle storie aiutava a piacere alle ragazze. Poi mi sono iscritto all’università, a Matematica e Fisica, ma dopo qualche anno ho visto lo spauracchio di una vita chiusa in quell’ambito e così ho rallentato gli studi. Andai alla redazione del giornale “Epoca”, da Enzo Biagi, a mostrare i miei disegni, sperando che li pubblicassero. Biagi mi disse che lo avrebbe fatto a condizione che io andassi avanti negli studi, che li avrebbe pubblicati man mano che davo gli esami. Io in realtà non mi sono mai laureato, ma a Biagi raccontavo che gli esami li superavo, così lui mi diceva bravo e i miei disegni uscivano sul giornale. Dopo più di quarant’anni non mi vergogno affatto di confessare che, se avessi dato veramente tutti gli esami che dicevo a Biagi, oggi avrei non meno di tre o quattro lauree in Scienze Matematiche”.
Nel ’56 abbandona gli studi universitari per dedicarsi al disegno umoristico. Le sue vignette vengono pubblicate sui più importanti quotidiani e settimanali italiani. Nel 1960, avviene l'incontro con la pubblicità... Ma questo lo racconteremo un'altra volta!
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1 commento:
Buongiorno sig.Varetto; ottima iniziativa quella di questo blog. Io ho avuto modo di ascoltarvi questa estate nella bella serata del 19 luglio a Riminicomix, ero tra quelli che "ancora avevano la forza di applaudire".
Saluti.
G.Moeri
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